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Cassano d'Adda (MI), Nord tav. 16 D4

Cassano d'Adda 27 aprile 1799

nicola zotti

Nel 1799, con Napoleone impegnato in Egitto, gli alleati austro-russi passarono all’offensiva in Italia collezionando una lunga serie di successi, tra i quali spicca la battaglia di Cassano d’Adda.

La giovane Repubblica cisalpina aveva raccolto gli entusiasmi rivoluzionari dei borghesi di Milano, ma gli alleati austro-russi per sopprimerla si erano riuniti nella seconda Coalizione, ponendone le forze al comando dell'esperto generale Suvorov.

Accettando il comando, Suvorov aveva profeticamente notato "La campagna inizierà sull'Adda, ma come finirà lo sa solo Dio".

In realtà la campagna si stava mettendo già bene per gli alleati in Veneto. Qui i francesi, guidati dal generale di divisione Schérer, erano stati sconfitti dagli austriaci a Magnano il 5 aprile 1799, e poi si erano in effetti ritirati dietro il fiume Adda, inseguiti dall’armata alleata austro-russa.

Cedere terreno in cambio di tempo: Schérer per contrastare l’offensiva alleata doveva organizzare una difesa più efficiente e soprattutto aveva bisogno dei rinforzi in arrivo dalla Francia e dall’Italia meridionale.

I francesi avevano perciò costituito teste di ponte fortificate, frazionando l’esercito in una difesa a cordone che si estendeva da Lecco, dove stazionava la divisione di Sérurier, a Pizzighettone, tenuta dall’avanguardia di Laboissiére, per circa 90 km. a volo d'uccello, da nord fino al Po. Le altre divisioni francesi erano a Lodi (Victor) e a Cassano (Grenier).

Il sistema della difesa a cordone era molto vulnerabile perché permetteva all'attaccante ampia iniziativa e la possibilità di concentrare le proprie forze a piacimento. Il difensore doveva intuire per tempo dove si sarebbe esercitato lo sforzo principale nemico, riuscendo a leggere tra le righe delle varie finte che questo avrebbe messo in atto.

Per altro questa disposizione difensiva strategica era costata molte sconfitte agli stessi austriaci in passato ed altre costerà loro in futuro, segno che non sempre si impara dall'esperienza.

Il 25 Schérer, screditato dalle precedenti sconfitte, veniva sostituito dal Generale Moreau: sarà lui a combattere la battaglia.

Il giorno 26, l'avanguardia di Suvorov, guidata dal generale Bagration, aveva cercato di forzare l'Adda a Lecco assicurandosi una posizione in città, ma si fermò in attesa della colonna Rosenberg ancora molto arretrata: i suoi 12 battaglioni costituivano la riserva che doveva puntare su Milano.

La posizione di Lecco era strategicamente fondamentale: il ponte sull'Adda più a settentrione.


Per questo motivo, la colonna Wukassowitch rappresentava un importante elemento di manovra che doveva cercare un passaggio a nord per fare tenaglia contro le posizioni francesi a Lecco.

Il centro alleato avrebbe attaccato a Trezzo.

Infine, il generale Melas, con le divisioni Kaim e Frelich, doveva attaccare la testa di ponte di Cassano, occupando il ponte.

Il vantaggio numerico alleato moltiplicato per l'estrema dispersione delle forze francesi -- che non hanno potuto costituire nemmeno una riserva -- permette a Suvorov di essere in superiorità in tutti i punti scelti per l'attacco.

Il 26, poco dopo mezzogiorno, Vukassowitsch, lanciato un ponte improvvisato a Brivio, respinse la brigata Guillet e iniziò a inseguirla giungendo fino ad Olginate.

Nel frattempo Serrurier, comandante del settore, aveva ricevuto l'ordine di muovere con le sue rimanenti forze verso Vaprio.

Era appena giunto a Trezzo, quando Moreau, che aveva avuto notizia dell'attraversamento dell'Adda da parte degli austro-russi, lo fece tornare sui suoi passi, ingiungendogli di raggiungere a Brivio: una decisione che, come vedremo, costerà cara ai francesi.

Suvorov, infatti, forte della sua superiorità numerica, aveva dato il via il 27 mattina all'attacco su Trezzo.

Qui l'avanguardia austriaca, controllando la guarnigione asserragliata nel forte di Trezzo, aveva spinto l'unico battaglione lasciato da Sérrurier a controllare il ponte, verso Pozzo, dove si trovava Grenier.

La divisione Ott subentrò all'attacco, ma venne respinta da Grenier, finché il sopraggiungere della divisione Zoph, per puro peso dei numeri, non decise lo scontro a favore degli austriaci.

Moreau si convinse che l'attacco principale alleato si sarebbe concentrato su Trezzo e richiamò per una seconda volta Sérrurier, dislocandolo a Verderio, mentre Victor da Lodi doveva portarsi a Vaprio a sostegno di Grenier, lasciando la sua posizione a Laboissiére.

Forse a questo punto sarebbe stato meglio per Moreau ordinare alle sue forze di concentrarsi a Milano o ancora più a ovest, lasciando Grenier in retrogruardia: ormai gli alleati avevano attraversato l'Adda in troppi punti per riuscire a respingerli e forse sarebbe stato meglio cercare il ricongiungimento dell'esercito.

Melas, infatti, aveva attaccato a Cassano, difesa da un'unica demi-brigade, che riuscì a resistere alla pressione austriaca difendendo il canale del Ritorto fino all'arrivo della brigata Argod della divisione di Victor.

Ormai, però, gli austriaci avanzavano inarrestabili come come un fiume in piena, costringendo i francesi ad una difesa disperata che il generale Argod pagò con la vita.

Nella giornata di combattimenti tra Vaprio e Cassano ci furono 2.500 francesi tra morti e feriti ed altri 5.000 furono presi prigionieri: tra questi 250 ufficiali che vennero rimessi in libertà dopo avergli fatto promettere di non riprendere le armi contro gli alleati durante quella campagna.


I soldati vennero semplicemente condotti in prigionia.

Le perdite austriache furono 2.000 tra morti, feriti e dispersi: segno di combattimenti furiosi, nonostante la disparità di forze.

Grenier riparò a Milano, per poi allontanarsene abbandonandola alla repressione austriaca, Victor e Laboissiére ritornarono da dove erano venuti, per poi proseguire seguendo il Po fino in Piemonte.

Il racconto, però, non è ancora finito. Rimane da definire il destino della divisione Sérrurier che ricordiamo essere divisa in tre tronconi: Guillet a Brivio fronteggia Vukassowitsch, Soyez è a Lecco, dove Rosenberg è ormai arrivato, Sérrurier è a Verderio, bloccato dalla mancanza di notizie e confuso per il continuo andirivieni.

Guillet fu il primo ad abbandonare la posizione, temendo che Lecco fosse ormai in mano russa, per dirigersi verso Como, seguito da Soyez il quale, venuto a sapere della mossa prematura del suo collega non potè fare a meno di raggiungerlo, facendo saltare il ponte di Lecco e facendo fare alle sue truppe una passeggiata sul lago in barca fino a Menaggio, dalla quale prese poi la strada verso la vicina Svizzera.

Sérrurier a Verderio con pochi battaglioni, si trovò così attaccato alle spalle da Vukassowitsch, seguito da Rosenberg, e dovette arrendersi con tutte le sue truppe.

Il 29 aprile Suvorov entrò a Milano. dissolvendo la Repubblica cisalpina e mandando in crisi le altre repubbliche rivoluzionarie che avevano infiammato la penisola.

Il generale Moreau avrà altri momenti per far conoscere il suo valore: forse persino troppi.

Il dualismo con Napoleone lo costrinse a cercare rifugio in America, dalla quale tornò per mettere la sua esperienza militare al servizio dei nemici dell'Imperatore.

Morirà durante la battaglia di Dresda nel 1813.

 

Battaglia di Cassano d’Adda 27/28 aprile 1799: le forze in campo.

Forze francesi: 28.000 uomini

Comandante in capo: GdD Moreau

GdD Grenier

GdB Quesnel
GdB Rister

17e Demi-Brigade de Ligne (3 battaglioni)
24e Demi-Brigade de Ligne (3 battaglioni)
106e Demi-Brigade de Ligne (3 battaglioni)
2e Légion Helvetique (1 battaglione)
1ere Légion Polonaise (1 battaglione)
cavalleria (450 uomini)
1 batteria di artiglieria a piedi

GdD Victor

GdB Chamberlac
GdB Argod

56e Demi-Brigade de Ligne (2 battaglioni)
92e Demi-Brigade de Ligne (3 battaglioni)
99e Demi-Brigade de Ligne (3 battaglioni)
2e Légion Polonaise (1 battaglione)
cavalleria (900 uomini)
1 batteria di artiglieria a piedi

GdD Serrurier

1ere Demi-Brigade de Ligne (1 battaglione)
29e Demi-Brigade de Ligne (3 battaglioni)
cavalleria (800 uomini)
1/2 batteria di artiglieria a piedi

GdB Meyer (Soyez)
GdB Guillet

18e Demi-Brigade de Ligne (3 battaglioni)
30e Demi-Brigade de Ligne (3 battaglioni)
granatieri (2 compagnie)

GdD Laboissière

21e Demi-Brigade de Ligne (1o battaglione)
24e Chàsseur à Cheval (4 squadroni)
33e Demi-Brigade de Ligne (2 battaglioni)
63e Demi-Brigade de Ligne (2 battaglioni)

 

Forze Austro-russe: circa 35.000 uomini

Comandante in capo: Maresciallo di campo Conte Suvorov

Generalleutenat Principe Bagration

Jaeger Regiment Bagration (2 battaglioni)
Cosacchi di Denisoff
Cosacchi di Grekoff
Cosacchi di Moltschanoff

Generalleutenat Schwiekowski

Grenadieren-Batallion Dendrygin
Grenadieren Regiment Rosenberg (1 battaglione)
Musketieren Regiment Baranowski (1 battaglione)

Generalleutenat Rosenberg

Jaeger Regiment Tschubaroff Nr. 8 (2 battaglioni)
Musketieren Regiment Jung-Baden (1 battaglione)
Musketieren Regiment Tyrtoff (1 battaglione)
Grenadieren-Batallion Sanajeff
Grenadieren-Batallion Lomonosoff
+ 1 battaglione non identificato
Cosacchi di Semiotnikoff

Feld Marschalleutnant Ott

Infanterie Regiment Frelich Nr. 28 (3 battaglioni)
Infanterie Regiment Nàdasdy Nr. 39 (3 battaglioni)
Grenadieren-Batallion Weber
Grenadieren-Batallion Neny
Jaeger-Korps d’Aspre (10 compagnie)
Husaren-Regiment Erzherzog Joseph Anton Nr. 2 (8 squadroni)
Grenzer Infanterie regiment Banater (5o battaglione)

Feld Marschalleutnant Zoph

Infanterie Regiment Mittrowsy Nr. 40 (1 battaglione)
Infanterie Regiment Esteràzy Nr. 34 (1 battaglione)
Infanterie Regiment Alvinczy Nr. 19 (2 battaglioni)
Grenzer Infanterie regiment Banater (6o battaglione)
Grenadieren-Batallion Stentsch
Grenadieren-Batallion Pers

general der Kavallerie Baron Melas

Feld Marschalleutnant Frelich

Infanterie Regiment Stuart Nr. 18 (2 battaglioni)
Infanterie Regiment Thurn Nr. 43 (3 battaglioni)
Infanterie Regiment Reisky Nr. 13 (3 battaglioni)

Feld Marschalleutnant Kaim

Infanterie Regiment Preiss Nr. 24 (2 battaglioni)

Feld Marschalleutnant Vukassowitsch

Infanterie Regiment Anton Nr. 52 (2 battaglioni)
2 Infanterie Regiment non identificati
Batallion Rohan Nr. 14 (fanteria leggera)
Batallion Mihanovic Nr. 15 (fanteria leggera)
1 Husaren Regiment non identificato
Cosacchi di Posdjajeff