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UN REGALO PRESTIGIOSO

Una "reale" inesattezza

Nicola Zotti



Ricevo e volentieri pubblico:

From: Ignazio Posadinu <i.posadinu@xxx.xx>
To: <n.zotti@mclink.it>
Subject: E all'Espresso li pagano pure

Caro Zotti,
Sull’Espresso (ancora !) del 7 agosto 2008, nella rubrica « Caccia al
Tesoro », la giornalista Chiara Trezzi parla della leggendaria Camera d’
Ambra di Zarskoe Selo ("L'ambra degli Zar), trafugata dai tedeschi e
successivamente scomparsa alla fine della seconda guerra mondiale. Non
sapevo nulla di questo capolavoro dell’arte barocca, ma quando leggo
che “la Bernsteinzimmer, dono del Kaiser Federico Guglielmo allo zar
Pietro il Grande, e per secoli simbolo di amicizia fra russi e
tedeschi...”, qualcosa non mi quadra: non mi risultava che, regnante
Pietro in Russia, ci fossero stati imperatori del Sacro Romano Impero
con nomi tanto prussiani. E infatti, in quel periodo i sovrani con quel
titolo furono Leopoldo I, Giuseppe I, e Carlo VI. Un Federico Guglielmo
c’era, e scopro che fu infatti proprio quello a donare la
Bernsteinzimmer a Pietro, ma all’epoca era, più modestamente, “solo” re
di Prussia, non Kaiser. Il primo Hohenzollern a essere anche Kaiser fu
Guglielmo I, ma solo 160 anni dopo. Un semplice giro su wikipedia
avrebbe potuto evitare lo svarione. Chi glielo spiega all’Espresso?
Un cordiale saluto
Ignazio Posadinu

Mi pare lo abbia spiegato lei, e a sufficienza...

NZ