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UNA SINGOLARE PROVA DI IGNORANZA

Bossi, Ciampi e la "schiava di Roma"

Nicola Zotti

Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.

Facciamo assieme un po' di analisi logica e di contenuto:

Compatrioti italiani, l'Italia è uscita dal secolare torpore. Ha orgogliosamente rinverdito il passato rappresentato da insuperabili geni militari come Publio Cornelio Scipione detto l'Africano e adesso possiamo domandarci: "dov'è la Vittoria?". Essa [la Vittoria] dovrà infatti porgere i propri capelli, come le schiave dell'antichità facevano, all'Italia: ovvero all'Italia risorta ai fasti passati dell'antica Roma, quando Dio fece la VIttoria sua schiava. Chiara sineddoche con la quale il poeta identifica l'Italia con Roma.

Non sorprende che l'on. Bossi non conosca o non abbia capito il senso de "il canto degli italiani", ovvero "Fratelli d'Italia" o "inno di Mameli" che dir si voglia. Da Repubblica.it del 20 luglio 2008:

«Poi Bossi sale sul palco e arringa i delegati. Il primo affondo, accompagnato da un inequivocabile dito medio alzato, è contro l'inno di Mameli: "Non dobbiamo più essere schiavi di Roma. L'Inno dice che 'l'Italia è schiava di Roma...', toh! dico io". Secondo affondo contro lo Stato "fascista": "E' arrivato il momento, fratelli, di farla finita"».

Imbarazzante, invece, che non lo conosca o non l'abbia capito il presidente emerito Carlo Azelio Ciampi che lo deve aver sentito in almeno un migliaio di occasioni. Ecco domande e risposte su repubblica.it (l'intervistatore è Giorgio Battistini, anch'egli, ma è un giornalista, totalmente all'oscuro del significato delle parole del nostro inno):

Domanda: Le parole dell'inno di Mameli hanno tratti oggi discutibili?
Risposta: "Beh insomma, sono le parole di un giovane morto oltre due secoli fa [in realtà Goffredo Mameli è morto il 7 luglio 1849: 159 anni fa, ndNZ], riflesso delle emozioni e dei valori di quella stagione della storia d'Italia. Se qualcuno scrivesse oggi certo userebbe altre parole. Schiava di Roma per intendere che l'Italia è al servizio della grandezza secolare della sua capitale".

Domanda: Per un partito che usa come simbolo il Carroccio, le ampolline del Dio Po e quant'altro e che sogna a giorni alterni un'Italia del nord separata dal resto (Roma inclusa) l'idea d'una storica "schiavitù" può risultare pesante?
Risposta:"Ma l'inno nazionale rispecchia sempre le condizioni del Paese nel momento stesso in cui è stato scelto e scritto. L'inno di cui si parla è stato composto due secoli fa. Certo, il tempo passato può aver lasciato qualche segno, ma nulla che meriti la contestazione dei leghisti".

Domanda: Trova eccessivo il gesto fatto da Bossi nei confronti dell'Italia creata da Dio schiava di Roma?
Risposta:"Più che altro mi pare controproducente".

Controproducente almeno quanto questa intervista per il prestigio di un presidente della Repubblica.