Corriere della Sera, 22 aprile 2005, pag. 43, titolo: "La storia fatta con i se: perché è utile studiarla".
Sergio Romano scrive: "Winston Churchill si chiese che cosa sarebbe accaduto se il generale Lee non avesse vinto la battaglia di Gettysburg".
Ecco appunto: la storia è utile studiarla...
PS (lo so, lo so, c'è solo un "non" di troppo: però è un refuso troppo comico per non sottolinearlo.)
PPS (Il lettore E. Pellerito mi chiede, a ragione, di spiegarmi meglio, perché, in effetti, il titolo del testo di Winston Churchill è: "If Lee had not won the Battle of Gettysburg".
In questo breve saggio Churchill fa una specie di doppio salto mortale: racconta la storia fattuale come fosse controfattuale e viceversa quella controfattuale come fosse fattuale.
Sergio Romano è semplicemente stato ingannato dal titolo e avrebbe dovuto più correttamente scrivere che "Winston Churchill si chiede che cosa sarebbe accaduto se il generale Lee avesse VINTO la battaglia di Gettysburg durante la guerra civile americana", così come subito dopo aggiunge l'esempio di Trevelyan che "provò a immaginare la storia d'Europa se Napoleone avesse VINTO a Waterloo".
Ringrazio E. Pellerito per l'attenta lettura del mio testo e per la sua fattiva collaborazione.)
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