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RICEVO E VOLENTIERI PUBBLICO

Gli stoici epicurei...

Nicola Zotti

Ricevo dal lettore Ignazio Posadinu questa email:

From: Ignazio Posadinu <i.posadinu@xyz.xy>
To: n.zotti@mclink.it
Subject: Segnalazione per la colonnina infame

Salve,

Come promesso, eccomi quà a segnalarvi una fra le tante cantonate dei sedicenti giornalisti italici.

Su “La Repubblica di oggi [17 aprile 2008, ndNZ], versione online, leggendo della ristampa di un'opera del filosofo romano Seneca, "Sui benefici" è possibile dilettarsi di questa sciocchezza che in prima Liceo avrebbe richiamato un pessimo voto e l’invito a studiare di più:

“Si chiama Lucio Anneo Seneca e la sua gloria è ormai finita. Chiamato da Agrippina a fare da mentore al giovane Nerone, ben presto si rende conto che il suo sogno di trasformare l'imperatore in un sovrano illuminato dai principi stoici ed epicurei...”

Cosa? Stoici ed epicurei? Vuole dire, il signor Dario Oliviero, che Seneca, filosofo della scuola Stoica, tradizionalmente avversa a quella Epicurea, avrebbe pensato di inculcare al proprio pupillo dei princîpi da lui stesso ritenuti reciprocamente incompatibili e contraddittori?

Per non fare un grave torto a Seneca (bastando a questo le sue gravi mancanze personali), preferisco rinviare il sig. Oliviero ad un miglior studio dei temi di cui scrive.

Non è una segnalazione prettamente militare ma...siamo eclettici!

Un saluto

Ignazio Posadinu