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storia militare e cultura strategica
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a cura di Nicola Zotti
 
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LE RISPOSTE ALLE VOSTRE DOMANDE SUL QUESTIONARIO

Le vostre domande più frequenti


Nicola Zotti



Il questionario che ho somministrato giusto 11 mesi fa (aprile 2012) ha ottenuto 162 risposte: e, considerando che nello stesso arco di tempo il sito ha avuto oltre 180.000 visite (non visitatori), ciò comporta un interesse alla partecipazione alla vita di warfare.it da parte dei suoi lettori pari a uno scarso 0,09%.

Onestamente non so se sia tanto o poco: ringrazio di cuore tutti le 162 persone che mi hanno aiutato con i loro consigli e critiche e hanno premiato il sito con un gradimento medio complessivo di 4,52 su un massimo di 5.

A loro, per ripagarli dello sforzo e della generosità, dedico queste FAQ, di cui spero beneficeranno anche gli altri lettori.

Sono le risposte di cui forse anche almeno una parte di quel 99,01% che avanza sente la necessità.



WARFARE FAQ

Perché Warfare.it?
Ho un'intima convinzione: il sapere consiste nel capire le cose, nel ricordarle e nel riuscire a spiegarle. Con Warfare.it ci sto provando.

Perché Nicola Zotti non scrive libri?
Scrivere libri è antieconomico: ci guadagna solo l'editore, magari pochissimo. E onestamente, avendo Warfare.it non sento drammaticamente l'urgenza di utilizzare quello strumento comunicativo, né avverto il bisogno dell'eventuale prestigio che ne potrei ricavare. E se nemmeno la vanità può servirmi da stimolo, perché non sono di natura né ambiziosa né vanitosa, non c'è nulla da fare. Forse in futuro pubblicherò qualcosa in modo diretto e in forma elettronica, in modo da non avere intermediari, e ad un prezzo che giustifichi l'impresa, selezionando così chi è interessato alla lettura e scoraggiando almeno un poco il mero collezionismo documentale. Il motivo di questo prossimo "salto evolutivo", al di là della venale questione economica, è di volume: inizio a sentirmi un po' troppo compresso negli angusti limiti caratteristici della comunicazione su internet. Molti di voi mi richiedono ragionamenti meno sintetici e più ampi, meno puntuali e più estesamente definiti. Hanno ragione, sento anche io l'esigenza di dispiegare più diffusamente i miei ragionamenti. Vedremo.

Perché Warfare.it non viene aggiornato più spesso?
Sono un po' preoccupato dalle leggi sull'editoria, che mi obbligherebbero a costi ed impegni burocratici che non voglio sostenere. Inoltre non posso sottrarre tempo eccessivo al mio lavoro, senza alcun ritorno economico. Warfare.it, per questi motivi, viene rinnovato una volta al mese e pubblicato l'ultimo giorno del mese. È così da oltre 100 mesi dal 30 aprile 2004: MA NON È UN PERIODICO! Ogni fine mese, quindi, troverete nuovi contenuti, MA NON È UN PERIODICO!

Posso copiare sul Web i contenuti di Warfare.it?
Sì, sono lusingato dal fatto che troviate così interessanti i miei scritti da volerli riprodurre. Vi prego però di non dimenticare di aggiungere sul vostro sito, blog, forum, che avete preso quei contenuti da Warfare.it e che ne sono io l'autore. Purtroppo questa semplice regola non è molto rispettata e ogni tanto mi viene segnalato qualche copione che si addebita cose scritte da me: io non sono né la prima, né la più autorevole vittima della mancanza in Italia di una cultura che sanzioni chi copia. Costoro, però, si ricordino che il web è piccolo e prima o poi la verità salta fuori e si fanno brutte figure. Io non copio mai per arroganza (consapevolezza?) intellettuale, altri dovrebbero evitarlo per riconoscenza.

Posso copiare su carta i contenuti di Warfare.it?
Vale lo stesso discorso fatto sopra: potete citare brani, o anche un articolo intero compreso delle immagini, ma solo riportando fonte e autore. I diritti dei contenuti e del materiale di Warfare.it rimangono miei. E vi sarei grato volesti informarmi di quanto e come utilizzate i miei lavori.

Perché non ci sono bibliografie negli articoli di Warfare.it?
In primo luogo scrivo in larghissima misura a memoria, soprattutto per questioni di tempo: mettermi a cercare i riferimenti bibliografici di ciò che scrivo quintuplicherebbe i miei tempi. I miei testi sono sintesi di anni di letture e di riflessioni critiche originali che poco hanno a che spartire con la forma "accademica" e soprattutto con l'"Accademia", anzi la contestano non poco. Non mancheranno mai, nei limiti del possibile, le fonti documentali, che sono, quelle sì, necessarie e significative molto più di me o di qualche altro autore.

Perché Warfare.it è così disordinato? Non si trova nulla!
Semmai dovessi riuscire a modificare Warfare.it vi assicuro che qualcosa farò per riordinarlo: una navigazione con più macroargomenti, innanzitutto, e poi macroargomenti organizzati in qualche modo che per me abbia senso. Tuttavia mi preme sottolineare che Warfare.it non è mai stato pensato come un'enciclopedia: mi piace l'idea che sia sfogliato in modo casuale, accettando di essere sorpresi dall'incontro inatteso con la risposta ad una vostra curiosità da tempo rimasta inevasa e persino inespressa.

Perché non ci sono più foto, disegni, schemi?
Perché farli porta via tanto tempo e anche perché non ho molte foto o disegni originali: recuperare immagini dal web per riproporvele può essere utile, ma a parte il tempo che mi costa, se siete curiosi potete andarvele a cercare.

Perché non ci sono pubblicità?
Alcuni intervenuti hanno suggerito di inserire la pubblicità in Warfare.it, altri si sono complimentati con me per la sua assenza. Ovviamente gradirei qualche forma di ritorno economico da Warfare.it che potrei investire, ad esempio, nel suo miglioramento tecnologico.

Perché non scrivi su questo o quest'altro argomento?
Decido cosa scrivere, poi cambio idea, poi normalmente la cambio ancora, infine scrivo che cosa mi viene in mente nelle ultime 2-3 ore: come pensate che possa programmare delle risposte a "richiesta"? Comunque, anche solo per il semplice calcolo delle probabilità, risponderò sicuramente alle le vostre curiosità, ovviamente con un occhio di riguardo a a quelle che gentilmente avete suggerito.

Posso collaborare con Warfare.it?
No. Gli articoli di altri autori pubblicati su Warfare.it sono pochissimi, eccezioni difficilmente ripetibili. Il motivo è semplice: a me piace studiare e scrivere, se dovessi pubblicare articoli di altri, da autore dovrei inventarmi Direttore, ovvero fare un altro lavoro, che non mi si addice e per il quale non credo di avere il talento, né, soprattutto, la voglia.

Che cosa posso leggere per imparare anche io la storia dell'arte militare?
La cosa migliore è che leggiate Warfare.it, ma se proprio vi prende il sacro fuoco dello studio allora iniziate dai classici: la Bibbia, l'Iliade, Gilgamesh, Mahabarata, Erodoto, Tucidide, Senofonte, Polibio, Diodoro Siculo, Dionigi di Alicarnasso, Appiano, Arriano, Plutarco, Livio, Cesare, Cornelio Nepote, Sallustio, Tacito, Svetonio, Flavio Giuseppe, Frontino, Enea Tattico, Asclepiodoto, Onosandro Platonico, Renato Vegezio. Queste le basi. Contemporaneamente tuffatevi su tutte le storie di campagne militari che riuscite a trovare e leggetele cartine alla mano: von Clausewitz ne studiò 200, procurandosi ogni resoconto e documento disponibile. Io ne ho studiate, provando ad imitarne applicazione e serietà, meno di una cinquantina (e sono già più vecchio di quando von Clausewitz morì) e vi assicuro che è una fatica, ma ne vale la pena.

Perché warfare.it è così arretrato tecnologicamente?
Ho ricevuto fino ad ora 3 offerte di collaborazione volontaria e gratuita ad un rinnovamento tecnologico del sito: alle prime due ho risposto favorevolmente, ma non essendoci stato un seguito, alla terza nemmeno ho risposto. Rifare Warfare.it è un lavorone, lo dovrò fare io da solo, perché affidarmi a un vero tecnico costa. Ma che devo fare? studiare, leggere e scrivere oppure mettermi a fare un sito in html5? non mi pare difficile scegliere...

Perché non ci sono donne nude su Warfare.it?
Non è uno scherzo: c'è anche chi sente la mancanza di foto di donne nude su warfare.it. Rispondo seriamente a una richiesta decisamente goliardica, chiedendo in anticipo licenza e perdono alle lettrici. Posto che apprezzo la bellezza e che non ho nulla contro le donne nude e contro le belle foto di donne nude, mi pare che il web già a sufficienza trabocchi di questo genere di contenuti, per doverle proporre anche io. Ho come l'impressione, inoltre, che le donne nude non abbiano grande attinenza con il tema di Warfare.it, e non vorrei qualcuno lo ritenesse un volgare espediente per attirare utenti. Sono aperto comunque ad esperimenti: avevo infatti pensato ad una sezione di Warfare.it intitolata "guerra e bellezza", dove tuttavia il tema doveva essere l'estetica della guerra in senso filosofico e artistico, uno straordinario argomento. In realtà, dunque, potrebbe essere una sfida interessante e difficile per un fotografo che volesse collaborare con me, e forse anche per me, ma certo non è una mia priorità.

Posso scrivere a Nicola Zotti?
Sì: rispondo a tutti, almeno ci provo, a questo indirizzo: Nicola Zotti. Attenzione: accetto e rispondo alle critiche ma non mi metto a polemizzare all'infinito con chi non è d'accordo con me e non cerco di convincere nessuno. In modo complementare, date gentilmente per scontato che se ho messo per iscritto qualcosa e l'ho pubblicata su Warfare.it significa che l'ho pensata bene: se credete di farmi cambiare opinione avete scarsissime probabilità di riuscirci. Perdete il vostro tempo e lo fate anche perdere a me, che come minimo vi devo leggere. Detto questo non autocensuratevi: non esistono domande stupide, ma siate sintetici e limitatevi a domande specifiche e il più possibile circoscritte.