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MEMORIALE DEL TENENTE MARIO ZOTTI PRIGIONIERO IN RUSSIA

Mio padre in Russia



Mio padre non è stato molto fortunato: pensate, solo ad avere un figlio come me.

Eppure, nella cattiva sorte, ha avuto un'enorme dose di fortuna.

Da alpino ha combattuto su tre fronti: quello occidentale, la Grecia (con una medaglia di bronzo VM) e infine la Russia, dove la sua carriera militare, e quella dell'Italia intera, si interruppe.

E' sopravvissuto a tutto questo e ad anni di prigionia in Siberia.

Quelli che racconta in questo memoriale sono solo i primi mesi, i più drammatici, i più duri, di quella esperienza.

Il 16 gennaio del 1943, mio padre lasciava la linea del fronte coi piedi congelati.

Il giorno successivo il fronte del Don collassava sotto la pressione dei sovietici, che ne avevano sfondato la porzione tenuta dagli ungheresi.

In breve mio padre fu fatto prigioniero.

Nell'allegato che segue i suoi ricordi di quei giorni e dei mesi successivi, così come furono raccolti (mi pare) da mia sorella Marta negli anni Sessanta e come sono stati trascritti da mia moglie Ilaria.

Mio padre in Russia .pdf (105 kb)

NZ