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MILANESI AL SERVIZIO DELL'IMPERATORE

La guardia della città di Milano nel 1813

nicola zotti


La guardia di Milano fu portata da Napoleone sulla linea del fronte nel 1813, quando l'imperatore si trovò costretto ad improvvisare un'armata dopo il disastro della campagna di Russia.

La guardia di Milano era stata creata nel 1806 da due unità della Repubblica cisalpina: la compagnia della guardia civica milanese e le 8 compagnie della guardia nazionale di Milano.

Suppongo che gli uomini di 3 delle 9 compagnie, data la cronica mancanza di uomini dei battaglioni napoleonici del periodo, vennero redistribuiti ad altre unità, portando così il battaglione milanese alle canoniche 6 compagnie di 140 uomini: il 25 aprile del 1813 la guardia di Milano aveva una consistenza di effettivi pari a 21 ufficiali e 805 uomini.

La guardia della città di Milano fu aggregata al IV corpo del conte Bertrand, nella 15a divisione Peri e nella 3 brigata comandata dal generale Moroni.

Combatté a Lützen (2 maggio) e Königswartha (19 maggio) dove 8.500 italiani affrontarono 20.000 russi: dopo nemmeno 4 mesi di campagna i suoi effettivi erano di 23 ufficiali e 547 uomini: con una perdita secca di un terzo degli uomini.

Sotto il comando del conte Fontanelli combatté ancora a Gross Beeren (23 agosto), Dennewitz nella brigata Sant'Andrea (6 settembre), Wartenburg (3 ottobre), Lipsia (16-19 ottobre) e infine ad Hanau (30-31 ottobre).

Indubbiamente un curriculum di tutto rispetto per un'unità comunque di seconda schiera: tornarono a casa non più di un quarto degli uomini che ne erano partiti.

Nel 1814 la guardia di Milano ritornò in battaglia sul fronte italiano nella brigata Galimberti della divisione Palombini e combatté a Peschiera (10 marzo).

Un'ultima curiosità. La guardia di Milano portava sullo shako i colori nazionali italiani ereditati dalla Repubblica cisalpina: una coccarda tricolore con il verde centrale, il rosso in mezzo e il bianco all'esterno, e un pennacchio con il verde alla base, il bianco in mezzo e il rosso in cima.

Un po' di confusione nella disposizione, ma i colori erano quelli...