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PER LA SERIE: VELOCITA' DI MARCIA

La velocità di marcia della fanteria napoleonica

nicola zotti

Per la serie le velocità di marcia della fanteria, qualche dato sulle fanterie napoleoniche.

Le velocità di marcia del periodo variano tremendamente a seconda delle necessità, tanto che sarebbe da chiedersi se abbia un senso cercare di estrapolare regole generali.

Ciò premesso ragionevoli medie di marcia possono essere considerate le seguenti:

 
kilometri all'ora
kilometri al giorno
Marcia normale
da 3 a 4
da 20 a 30
Marcia forzata
5
da 30 a 50
Marcia disperata
da 5 a 6,5
da 40 a 60

Von Clausewitz sostiene che 22,6 kilometri al giorno (tre miglia prussiane) erano considerati una normale giornata di marcia e stima che una divisione di 8.000 uomini avrebbe impiegato dalle 8 alle 10 ore a percorrere questo tragitto su terreno pianeggiante e su strade normali, mentre ne avrebbe impiegate dalle 10 alle 12 in montagna.

Una marcia forzata di 37,7 kilometri (5 miglia prussiane) avrebbe richiesto alla stessa divisione di 8.000 uomini circa 16 ore su strade buone, mentre coprirne 45,2 (6 miglia prussiane) con diverse divisioni incolonnate, poteva richiederne fino a 20.

Le unità non marciavano ogni giorno, ma intercalavano giornate di riposo a giornate di marcia, e così un corpo di più divisioni difficilmente poteva percorrere in una settimana distanze maggiori di 110-120 kilometri: con la notevole eccezione del III corpo di Davout che, alla vigilia della battaglia di Austerlitz, coprì i 120 km. tra Vienna e Austerlitz in 50 ore.

Forze piccole potevano percorrere più kilometri di quelle grandi a causa della lunghezza delle colonne. Sempre von Clausewitz sostiene che la testa di una colonna potesse percorrere 25 km. in 8 ore: se la colonna consisteva complessivamente di 4 divisioni più un contingente di cavalleria, di fatto l'ultima unità sarebbe arrivata a destinazione circa 5 ore dopo la prima, portando la giornata di marcia a complessive 13 ore.

Queste, più o meno, le lunghezze occupate da una colonna:

una compagnia di artiglieria e i suoi trasporti: circa 200 metri
una brigata di fanteria e i suoi trasporti: circa 500 metri
una brigata di cavalleria e i suoi trasporti: circa 1.500 metri
una divisione di fanteria (5.000 uomini) e i suoi trasporti: 3.500 metri
un corpo d'armata (25.000 uomini) e le sue salmerie: 25 kilometri

Ma adesso è facile fare questi conti: in epoca napoleonica non esisteva un sistema metrico univoco, ogni paese ne aveva uno proprio e anche più d'uno:

un miglio autriaco corrispondeva a 7.586,45 metri
un miglio prussiano 7.532,484 metri
un miglio inglese (come oggi) a 1.609,31 metri
una vesta russa a 1.076 metri
una lega francese a 4.444,45 metri.

Una delle più famose marce dell'epoca napoleonica, ad esempio, fu quella compiuta dalla "Light Brigade" per raggiungere Talavera: "62 miglia (100 kilometri) in 26 ore": in realtà furono circa 75 kilometri (comunque un'impresa) e l'errore dovuto alla confusione con le diverse "leghe" in uso in Spagna, addirittura 4: la più corta di 4.203 metri e la più lunga di 6.774 metri.