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QUALCHE CIFRA SU CUI RIFLETTERE |
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Dinamiche demografiche e strategia
nicola zotti
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Quando avete tempo fate, come ho fatto io, una visita al sito del World population Prospects: The 2006 Revision Population Database: di tempo ne dovete avere un po', perché di dati ce ne sono veramente molti e gli incroci, i confronti, le riflessioni che ci potete imbastire sopra, ovviamente, ancora di più.
Il sito fornisce i dati sulla popolazione mondiale nell'arco di un secolo (1950-2050), aggregati in vari modi e io ne ho tratto qualche grafico di esempio che potete vedere qui sotto.
Si tratta dell'andamento della suddivisione percentuale della popolazione di Stati Uniti, Cina ed Europa (tutte le nazioni europee tranne la Russia - CSI) in tre classi di età: da 0 a 14 anni, da 15 a 59 anni e da 60 anni in su.
Dai movimenti delle tre curve e dalla loro altezza relativa si possono avviare alcuni ragionamenti strategici che riguardano importanti aspetti dello sviluppo umano e sociale di queste aree geografiche: dall'economia, all'educazione, dalla sicurezza sociale all'assistenza sanitaria, al "vigore" militare.
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Le conclusioni traetele voi. Io vi dò solo qualche indizio: tanto più alta è la llinea rossa, tanto più i "produttori", la parte più attiva e vitale di un paese, ne sostengono l'economia. Questa quota della popolazione è anche quella dalla quale proviene la sua componente militare.
Quanto più alta è invece la linea gialla e vicina a quella rossa, chiudendo la forbice tra i due valori, tanto più riscontreremo problemi sanitari e di sicurezza sociale, tanto più la società sarà debole ed indifesa.
L'andamento della linea azzurra, invece, ci fornisce indicazioni sul futuro del ricambio sociale, sul possibile andamento delle dinamiche educative e quindi su un futuro ancora più lontano.
Il resto sta a voi: divertitevi un po' ad esaminare questi grafici o a produrne di altri: ce ne sono di cose da scoprire...
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