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a cura di nicola zotti

 

 
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Chi di sarcasmo ferisce...

nicola zotti


Titolo dell'articolo di repubblica.it: «Ragazzi "rimandati" in Storia "Cos'è successo l'8 settembre?"» a firma di Salvo Intravaia. Data 2 giugno 2006.

Non so se sia un link permanente e quindi vi riassumo il contenuto e il tono dell'articolo. Una ricerca Doxa ha appurato che i giovani tra i 15 e i 34 anni non sanno riconoscere le data della nostra storia recente, e il giornalista Intravaia calca un po' la mano con il sarcasmo.

C'era bisogno di una ricerca Doxa, direte voi: probabilmente no, vi rispondo io. Tuttavia un risvolto esilarante lo ricaviamo proprio dalla conclusione di Intravaia.

Così si chiude, infatti, l'articolo:

«Migliorano, ma di poco, i ricordi sull'otto settembre, firma dell'armistizio e sconfitta dell'Italia nella seconda guerra mondiale. Ancora una volta sono i giovani a prendere un brutto voto: solo 2 su dieci danno risposte corrette o attinenti con la data in questione. I meno giovani, sempre sull'otto settembre, riescono a raggranellare qualche risposta corretta in più. Come la prenderanno i prof di storia "cotanta ignoranza"?»

Ma "cotanta ignoranza" la sfoggia pure Intravaia: l'8 settembre, infatti non fu firmato alcun armistizio, né ha senso considerarla la data della "sconfitta dell'Italia", almeno per chi conosce un po' di storia della partecipazione italiana alla Seconda guerra mondiale.

Di armistizi l'Italia ne firmò ben due: quello cosiddetto "breve" firmato a Cassibile il 3 settembre dal generale Castellano e quello "lungo" sottoscritto dal maresciallo Badoglio il 29 settembre a Malta.

Questi fustigatori della nostra ignoranza, comodamente seduti alla scrivania della propria redazione, dovrebbero almeno avere il buon senso di verificare quello che scrivono su una qualsiasi enciclopedia.

Mi sta venendo il dubbio che per il giornalista italiano medio sia troppo difficile ricordarsi contemporaneamente come si scrive e come si legge...