torna alla homepagetorna alla homepage
storia militare e cultura strategica
torna alla homepage
 
dalle discussioni
dell'area Warfare di MClink,
a cura di Nicola Zotti
 
home > documenti > Arthur Neville Chamberlain (1869 – 1940)


ricognizioni
in territorio ostile


recce team

storie
strategia
tattica
what if?
vocabolario
documenti
segnalazioni
link
scrivici


quelle piccole sciabole incrociate

quelle piccole spade incrociate

Viaggi nei
campi di battaglia d'Italia
sulle carte del Tci


QUANDO LA DETERRENZA NON C'È

Arthur Neville Chamberlain (1869 – 1940)

nicola zotti


A Monaco di Baviera il 29 settembre 1938, il Primo Ministro britannico Neville Chamberlain, il premier francese Édouard Daladier, e Benito Mussolini, chiusero un accordo con il Führer tedesco Adolf Hitler che consegnava alla Germania la regione cecoslovacca dei Sudeti, abitata in maggioranza da una popolazione di etnia tedesca.

"Credo sia la pace per il nostro tempo", dichiarò Chamberlain al suo ritorno in Gran Bretagna, una frase rimasta alla storia come simbolo di una colpevole acquiescienza di fronte ad un prepotente aggressore, e dell'illusione che abbia senso ottenere la pace "a qualsiasi prezzo".


Fu anche la rovina per la reputazione di Chamberlain che oggi molti ricordano sostanzialmente come un debole che con la la sua arrendevolezza diede il via alla Seconda guerra mondiale e alimentato, qualora ce ne fosse bisogno, le ambizioni e la prepotenza di Hitler.

Ci mise del suo anche Winston Churchill che già nell'orazione funebre alla camera dei comuni tratteggiò in sostanza Chamberlain come un illuso pieno di buone intenzioni, che come è noto servono a lastricare la strada dell'inferno, e nei suoi libri rincarò la dose.

È così oggi opinione diffusa che se Gran Bretagna e Francia avessero provato ad esercitare una decisa opera di deterrenza e si fossero opposte a Hitler, questi avrebbe finito col fare marcia indietro sui propri propositi di annessione dei Sudeti e, persa la faccia in patria, ne sarebbe uscito con una popolarità fortemente compromessa e avrebbe addirittura corso il rischio di essere destituito da una sedizione dei militari.

A sostegno di questa tesi c'è la convinzione che se anche si fosse giunti ad una guerra nel 1938, le democrazie unite sarebbero state abbastanza forti per prevalere sulla Germania.

In realtà si possono esprimere forti dubbi e la mia impressione è che sia vero l'esatto contrario.

I fatti ci raccontano che Gran Bretagna e Francia erano ancora militarmente inferiori alla Germania nel 1940, ma quali erano le loro condizioni venti mesi prima? e soprattutto quali nel 1939, quando la guerra scoppiò di fatto?

L'equilibrio nominale delle forze nel 1938 vedeva confrontarsi tra le 80 e le 85 divisioni alleate contro le 65-70 divisioni tedesche: di queste ultime, tuttavia, 5 erano divisioni Panzer e 6 motorizzate, contro le 3 corazzate e le 3 motorizzate alleate, per altro condizionate da dottrine non paragonabili per efficienza a quelle tedesche.

Il bilancio delle forze aeree era ancora più squilibrato: i tedeschi contavano 2.850 aerei da combattimento di prima schiera, contro i 2.350 degli alleati, per altro quelli francesi antiquati, e valutabili in poche centinaia di moderni tra quelli britannici.

Nel 1938 gli alleati avrebbero comunque potuto contare sul contributo dell'esercito cecoslovacco, con 16 divisioni e 600 aerei, numeri che possono dare l'impressione di un rapporto di forze potenzialmente aperto ad un confronto.

Tuttavia circa un quinto dei riservisti cecoslovacchi proveniva proprio dai Sudeti e quindi era di fedeltà quanto meno dubbia e difficilmente schierabili in prima linea. Per non parlare poi dei nemici potenziali della Cecoslovacchia che avrebbero volentieri partecipato ad una spartizione del suo territorio: Polonia, Ungheria e Romania.

E paraddossalmente, se Francia e Gran Bretagna avessero dichiarato guerra nel 1938 avrebbero trovato la Polonia, con la quale avevano un trattato di non aggressione, alleata con la Germania.

Un anno dopo, però, la situazione era significativamente diversa, soprattutto nel campo dell'aviazione: se, infatti, il rapporto tra divisioni terrestri era rimasto praticamente invariato (80 tedesche contro 90 alleate), la situazione nei cieli era cambiata. Nel settembre del '39 gli alleati avevano 3.700 aeroplani, e nei 1.900 britannici si contavano ormai a centinaia gli Hurricane e gli Spitfire, mentre i francesi avevano introdotto in servizio il DeWoitine D 520.

Avendo i tedeschi raggiunto una quota di circa 3.600 aeromobili, il rapporto di forze nell'aria era passato da 0,82 a 1, a 1,03 a 1, con un considerevole miglioramento.

È quindi quanto meno ingeneroso nei confronti di Chamberlain etichettarlo come archetipo di una colpevole cedevolezza nei confronti di Hitler: le pretese del Führer di non avere ulteriori richieste territoriali apparivano al Primo ministro inglese per quello che erano, ovvero un'evidente menzogna che preparava ben altre sfide, alle quali però la Gran Bretagna non poteva al momento opporre nessuna risposta credibile.

Le consultazioni effettuate con gli stati maggiori britannici non avevano lasciato speranze: nel 1938 non vi era materialmente la possibilità di difendere il suolo britannico da un attacco aereo tedesco e ci sarebbe voluto almeno un anno affinché Hurricane e Spitfire fossero in numero sufficiente almeno a provarci, e oltretutto fosse disponibile un nuovo misterioso apparato, il "radio direction finding", successivamente chiamato Radar dagli americani.

Valutata la situazione, Chamberlain optò per l'unica soluzione possibile, deludendo per primo lo stesso Hitler, che avrebbe avuto al contrario una certa convenienza a far scoppiare la Seconda guerra mondiale nel settembre del 1938 anziché nel settembre del 1939.

Quando questa data arrivò, Chamberlain si consultò nuovamente con gli alti vertici militari dai quali ottenne la ragionevole sicurezza che il suolo britannico poteva essere difeso dagli attacchi aerei tedeschi: Hurricane e Spitfire erano ormai operativi a centinaia, e la rete radar "Chain Home" completa e funzionante.

Chamberlain così potette rispondere con un ultimatum alle nuove minacce tedesche e in breve fu la guerra: ed egli riuscì a morire proprio dopo la fine della Battaglia di Inghilterra, che indubbiamente aveva contribuito a far vincere al proprio Paese.

Qualche dubbio rimane: quando sarebbe stata lanciata la battaglia nei cieli di Inghilterra se la guerra fosse cominciata nel 1938? quanti aerei avrebbero potuto effettivamente impegnarvi i tedeschi? e, soprattutto, quanto sarebbe durata la guerra se ai tedeschi non fosse stato offerto un accesso tanto a buon mercato dell'arsenale e delle fabbriche cecoslovacche?

Qualche dubbio rimane? Sì, ma qualche certezza, forse, si è invece offuscata.