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LA NAZIONE GUERRIERA AFRICANA
Shaka: il fondatore della nazione zulu

nicola zotti



Shaka (1787-1828) era un figlio illegittimo di un capo zulu, Senzangakona, e di una donna di un’altra tribù, i Langeni, Nandi.

Come tale condusse un’infanzia particolarmente difficile, in una società che aveva scarsissimo rispetto per i non inseriti in un preciso ordine tribale.

Uomo di eccezionali capacità, intuì le potenzialità militari dell’organizzazione tradizionale degli Zulu e si adoperò per sruttarle a fondo.

Conquistò la fiducia del capo della confederazione degli Zulu Mthethwa, Dingiswaio, e portò a compimento la più radicale riforma militare mai intrapresa, in Africa o forse nella storia militare.

Gli zulu stavano conoscendo un periodo di particolare prosperità. Il loro bestiame era aumentato in misura così considerevole da esaurire i pascoli “dolci” dello zululand. A nord il fiume Limpopo e le mosche tse-tse costituivano un ostacolo impassabile, così come a ovest i Drakensberg, ai piedi dei quali si estendevano poco ospitali pascoli acidi. A sud la coltivazione del mais aveva provocato un incremento della popolazione contadina di quelle regioni, mentre ancora più a sud i boeri della colonia del Capo con la loro aggressività

In Africa le battaglie consistevano in schermaglie ritualizzate. I due schieramenti si fronteggiavano prendendosi a maleparole, scagliandosi qualche giavellotto e lo scontro terminava al primo sangue. Le morti erano accidentali e costringevano l’uccisore ad abbandonare il campo di battaglia per un periodo di purificazione.
Shaka in breve tempo trasformò l’organizzazione sociale ordinata e naturalmente gerarchizzata degli Zulu in una terribile macchina da guerra.

Già prima di lui era stata istituita una forma di irrigimentazione per classi di età, simile al reclutamento per leve. Ma Shaka lo trasformò in un sistema permanente, esaltando in ciascun reggimento (ibutho) lo spirito di corpo con lunghi periodi di addestramento in speciali caserme chiamate amakhanda, impedendo ai guerrieri giovani di sposarsi per poterli mantenere a lungo lontano da casa, e differenziando ciascun reggimento con scudi di colori diversi. Gli Zulu, così, si sposavano normalmente dopo i trent’anni d’età: anche se la cosa non li esentava dal prestare servizio militare, ma solo li inseriva nel ruolo dei veterani.

L’addestramento delle truppe era durissimo, il fisico degli uomini veniva temprato con esercizi terribili: ad esempio i guerrieri dovevano correre a piedi nudi sulle spine per fortificare le piante dei piedi. E la disciplina era severissima, perché la minima infrazione era punita con pesantissime pene corporali quando non con la morte.

Shaka innovò anche le armi. Irrobustì gli scudi, in modo che potessero essere utilizzati anche nel combattimento corpo a corpo, e sostituì i giavellotti con una corta e solida lancia che Shaka stesso aveva inventato e chiamato iKlwa: un nome onomatopeico che doveva ricordare il suono che la sua lunga e larga lama produceva quando veniva estratta dal corpo di un nemico.

Shaka aveva capito che non si potevano vincere battaglie decisive finchè ci si limitava a guardarsi da lontano e addestrò la sua armata allo scontro ravvicinato: la scherma che egli insegnò ai suoi uomini era rudimentale ma efficacissima: un colpo dello scudo del guerriero zulu dato da destra verso sinistra, spostava quello dell'avversario e apriva un varco nella sua difesa consentendo di colpirne il fianco sinistro con la iKlwa.

Non è tutto: Shaka rielaborò la tattica bantu di avviluppamento alle ali e inventò la cosiddetta “testa di bue”.


Mentre i guerrieri più anziani schierati al centro (la testa) impegnavano il nemico frontalmente, e una riserva (il collo) rimaneva in posizione arretrata a volte addirittura seduta con le spalle ai combattimenti, i guerrieri più giovani, schierati alle ali (le corna) avviluppavano ai fianchi il nemico.

In questo modo egli sconfisse nemici molto superiori in numero ed in fama, portando il territorio in suo controllo da poco più di 160.000 km. quadrati a quasi 18.500.000.

Shaka fu indubbiamente uno tra i più grandi comandanti militari della storia e, se può essere considerato un primato, fu il primo ad avere un'armata interamente composta di donne -- addirittura 10.000 -- nel suo esercito

Quando Digingswaio fu assassinato, Shaka prese il potere e iniziò un regno di appena 11 anni (anch’egli venne assassinato) durante il quale si calcola che le sue guerre provocarono ben 2 milioni di morti tra le popolazioni conquistate. Gli zulu.

La battaglia di Isandlwana e l’episodio di Rorkes Drift ovvero i fatti che vedete descritti nei film “Zulu” e “Zulu Dawn” sono di più di mezzo secolo successivi alla morte di Shaka e riguardano la guerra tra il britannico lord Chelmsford (che assomiglia terribilmente a Peter O’Toole, solo con la barba) e il nipote di Shaka, Cetshwayo.