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IL PROBLEMA DELLA GUERRA SU DUE FRONTI SECONDO VON MOLTKE

i piani militari tedeschi 1871-1891

nicola zotti

L'impero germanico fu provocatoriamente proclamato a Versailles il 18 gennaio 1871.

L'unificazione tedesca era stata ottenuta dalla Prussia come risultato di due guerre: la guerra Austro-prussiana del 1866 e la guerra Franco-prussiana del 1870-71.

Le armate prussiane, sotto la guida illuminata di Helmut Graf von Moltke, avevano completato il lavoro compiuto dalla diplomazia prussiana, condotta con ancora maggior acume e intelligenza strategica da Otto von BIsmark, giungendo così alla creazione, nello spazio scarso di pochissimi anni, di una nuova, dinamica grande potenza europea.

Anzi: la maggiore potenza europea.

Tuttavia, l'eccezionale prodotto di von Bismark, non era privo di problemi: in particolare problemi di natura militare.

Ad est la Germania confinava con la Russia: un impero anch'esso travagliato da problemi e per il momento "tranquillo", ma dal quale sarebbero comunque potute venire delle minacce.

il confine russo-tedesco era lunghissimo -- la bellezza di 1.130 chilometri circa -- e la sua conformazione era molto svantaggiosa per la Germania: i territori polacchi occupati dai russi, infatti, si insinuavano a sud della Prussia orientale, che così poteva essere facilmente isolata.

Ad occidente la Germania confinava con l'eterna nemica Francia, che dopo la sconfitta del 1870-71 bruciava dal desiderio di vendicarsi.

Fortunatamente per la Germania, il confine franco-tedesco era di soli 240 chilometri e si appoggiava alle estremità nord e sud a paesi neutrali, il Belgio e la Svizzera.

A vantaggio della Germania anche altre circostanze. Il grande sviluppo dell'industria pesante aveva creato in pochi decenni la migliore rete ferroviaria europea, attraverso la quale si sarebbe non solo potuto portare la forza mobilitata celermente sulla linea del fuoco, ma anche spostare intere armate da un fronte all'altro nel giro di pochi giorni.

Inoltre il confine dell'Alsazia-Lorena era molto favorevole alla difesa essendo boscoso e ben protetto da poderose fortezze.

In ogni caso la Germania si trovava nella spiacevole condizione di poter essere attaccata contemporaneamente su due fronti, con la realistica prospettiva di essere sconfitta su entrambi.

Occorrevano pianificare contromisure e lo Stato maggiore tedesco fu impegnato in questo compito dal 1871 fino allo scoppio della Grande guerra.

Von Moltke riteneva che l'alleanza austro-tedesca del 1879 fornisse ottime speranze di vittoria contro la Russia. Venne calcolato che l'Austria Ungheria, dopo aver messo al sicuro i confini con la Bosnia e con l'Italia, avrebbe potuto schierare contro la Russia qualcosa come 600.000 uomini, impegnando una larga parte dell'esercito russo.

Tuttavia la parte rimanente schierata in Polonia, che venne valutata attorno ai 212.000 soldati russi, continuava a rappresentare una pesante minaccia per la Prussia orientale, che si sarebbe potuta concretizzare 3-4 settimane dopo lo scoppio della guerra: tanto veniva valutato il tempo necessario alla mobilitazione dell'esercito russo.

Il piano di von Moltke del 1880

Date queste circostanze il piano di von Moltke divideva l'armata prussiana in due metà quasi uguali:

ORDINE di BATTAGLIA del FRONTE OCCIDENTALE - 1880
Armata
Corpi

divisioni
di riserva

divisioni
di cavalleria
totale
fanteria
totale
cavalleria
totale
cannoni
Prima
4
1
2
98.957
13.800
444
Seconda
4
2
1
133.550
6.900
444
Terza
2
1
1
61.493
6.900
177
Totale
10
4
4
294.000
27.600
1.065

ORDINE di BATTAGLIA del FRONTE ORIENTALE - 1880
Armata
Corpi

divisioni
di riserva

divisioni
di cavalleria
totale
fanteria
totale
cavalleria
totale
cannoni
Prima
2
1
1
62.638
5.950
187
Seconda
4
2
3
133.657
17.850
468
Terza
3
2
2*
118.705
11.900
467
Totale
9
5
6*
315.000
35.700
1.122

*La Terza Armata aveva aggregata anche una brigata di cavalleria

Sul fronte orientale la Prima armata si sarebbe concentrata al confine tra la Prussia orientale e la Russia, con un compito difensivo, la Seconda e la Terza, invece, si sarebbero schierate al confine prussiano meridionale con la Polonia, e avrebbero dovuto attaccare Varsavia da nord.

La capitale polacca era il principale centro di raccolta dell'esercito russo e nelle intenzioni doveva venire avviluppata da una manovra a tenaglia, completata dall'esercito austriaco da sud.

Sul fronte occidentale, invece, il piano di von Motke prevedeva una difesa in profondità basata su due linee difensive parallele, la prima amcorata a Metz, la seconda trenta chilometri più indietro.

Su ciascuna linea si sarebbero schierati la metà dei corpi della prima e della seconda armata, mentre la terza si sarebbe tenuta in disparte presso il confine svizzero per colpire il fianco sud dell'armata francese.

Altri due corpi che non compaiono nella tabella sarebbero stati tenuti come riserva strategica.

Conclusioni

Il piano di von Moltke ha diversi aspetti di grande interesse: è semplice e compatto, non porta grandi acquisizioni territoriali, mantiene i movimenti delle truppe entro un raggio d'azione molto ridotto, non viola la sovranità territoriale di stati neutrali.

In poche parole è un piano di guerra pensato per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo e che aspira a lasciare il più presto possibile la parola alla diplomazia, conferendo nei colloqui di pace alla Germania il ruolo di nazione aggredita, per lo meno nelle intenzioni.

Un piano saggio che von Waldersee, successore di von Moltke, rispettò e che invece venne stravolto dal piano di von Schlieffen.