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Pirro

Ausculum


BENEVENTO (BN), SUD tav. 8 E5

Beneventum 275 a. C.

nicola zotti


Il console Manio Curio Dentato, in campagna contro i sanniti, alleati di Pirro, aveva alloggiato le sue legioni in un campo in posizione elevata, in prossimità di Maleventum. La sua armata consolare doveva avere meno di 20.000 uomini.

I romani avevano imparato proprio dal re epirota a scegliere con cura il luogo per porre il campo e in questa battaglia la lezione appresa si rivelò decisiva.

Pirro, che disponeva di forze largamente superiori, forse attorno ai 40.000, tentò una manovra a tenaglia: un contingente di truppe scelte e gli elefanti migliori avrebbero aggirato la posizione romana, mentre il grosso dell'esercito avrebbe atteso in pianura, distogliendo l'attenzione di Curio.

La marcia notturna delle truppe scelte trovò però ostacoli inattesi e arrivò esausta al suo obiettivo solo all'alba, troppo tardi per sorprendere le truppe romane che reagirono vigorosamente.

L'attacco romano fu guidato da una mandria di maiali che spaventarono gli elefanti, consentendo ai legionari di catturarne alcuni e di sopraffare senza difficoltà le truppe di Pirro.

Per approfittare del successo, Curio decise di affrontare gli epiroti in campo aperto e schierò le legioni contro l'armata principale di Pirro.

Come ad Eraclea e ad Ausculum, la battaglia fu incerta per lungo tempo e Pirro cercò di risolverla con l'intervento degli elefanti, che era stato decisivo nelle due precedenti occasioni.

Infatti gli elefanti riuscirono a sfondare un settore della linea romana e la inseguirono mentre ripiegava verso il campo.

Curio, però, aveva ancora un'ultima risorsa da impiegare: ordinò alle truppe di guardia al campo di attaccare gli elefanti scendendo lungo il pendio. Il contrattacco ebbe successo. Forse vennero utilizzati giavellotti incendiari o forse un piccolo elefante ferito portò lo scompiglio tra gli altri pachidermi: comunque l'azione fu sufficiente a rovesciare gli elefanti contro le stesse truppe di Pirro provocandone la rotta immediata.

Vennero uccisi tra i 23 e i 33mila epiroti e uccisi 2 elefanti, altri 1.300 uomini e 8 elefanti furono catturati.

L'avventura di Pirro sul suolo italiano era definitivamente conclusa.

La città di Maleventum, teatro della battaglia venne opportunamente ribattezzata "Beneventum" per celebrare la vittoria.