"Totò, Peppino e la Malafemmina". I fratelli Caponi ("Che siamo noi") scendono alla stazione centrale di Milano attrezzati per la Siberia.
Così un fantasioso autore di quiz televisivi ritiene andassero per l'Africa i soldati di Napoleone durante la spedizione in Egitto: con un colback in testa.
Per l'esattezza la domanda chiedeva il nome del copricapo di pelliccia utilizzato dalle truppe francesi nella campagna d'Egitto (1798-1801).
Risposta (appunto): "colback".
Prima inesattezza, perché il colback era solo ed esclusivamente il copricapo di pelliccia tipico degli Ussari e utilizzato anche, ad esempio, dai Cacciatori a cavallo della Guardia.
Il copricapo di pelliccia per la fanteria veniva usato praticamente solo dai granatieri e si chiamava "Bonnet a poil".
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Veniamo all'Egitto. Benché alcune illustrazioni ci mostrino le compagnie d'élite (e naturalmente solo quelle) con i bonnet a poil, presto sotto il sole dell'Africa esso venne sostituito dal normale bicorno di fanteria, al quale veniva applicato il piumetto rosso di crine di cavallo staccato dal bonnet a poil.
Il 13 settembre del 1798, però, venne introdotto un nuovo copricapo per la fanteria, il "casquette à pouf", fabbricato in pelle di pecora dipinta di nero, con flap ripiegabili per coprire orecchie e collo, sormontato da una crestina di lana colorata coi colori reggimentali.
Insomma: per punizione mandiamo gli autori del quiz in Egitto vestiti come i fratelli Caponi...
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