torna alla homepagetorna alla homepage
storia militare e cultura strategica
torna alla homepage
 
dalle discussioni
dell'area Warfare di MClink,
a cura di Nicola Zotti
 
home > tattica > ordine di battaglia di Arriano contro gli Alani: 3-la battaglia


ricognizioni
in territorio ostile


recce team

storie
strategia
tattica
what if?
vocabolario
documenti
segnalazioni
link
scrivici

quelle piccole sciabole incrociate

quelle piccole spade incrociate

Viaggi nei
campi di battaglia d'Italia
sulle carte del Tci


ORDINE DI BATTAGLIA DI ARRIANO CONTRO GLI ALANI

Ektaxis kata Alanon

parte terza: la battaglia

nicola zotti


25
Così disposti vi è silenzio finché il nemico si avvicina a distanza di tiro. Comunque, appena essi si sono avvicinati, tutti emettono il più possente e spaventoso grido al dio della guerra e proiettili e pietre sono lanciate dalle macchine, frecce dagli arcieri, giavellotti dai fanti, sia leggeri che pesanti. Pietre sono tirate al nemico dagli alleati disposti in terreno elevato e l'intera salva proviene da tutte le direzioni e concentrata in un unico spazio, in modo da causare confusione tra i cavalli e distruggere il nemico.
26
Ci si può aspettare che sotto questo indescrivibile tiro di sbarramento la carica degli Sciti non riesca ad avvicinarsi alla linea di battaglia della fanteria. Se di fatto essi riuscissero ad avvicinarsi, la fanteria imbraccerà gli scudi e si appoggerà con le spalle per ricevere la carica con la maggiore solidità possibile. Nella parte più folta dello scontro, i primi tre ranghi tengono gli scudi sovrapposti l'un con l'altro, in modo da essere i più saldi possibile, mentre un quarto rango lancia i giavellotti sopra le loro teste. Il primo rango affonda o scaglia i pila senza risparmio, sia ai cavalli che ai cavalieri.
27
Se il nemico è respinto e si sviluppa una rotta piena, la linea di fanteria si apre e la cavalleria insegue attraverso i varchi: non tutta, ma solo la metà delle coorti di cavalleria, essendo stato indicato in precedenza quali per prime dovessero andare all'inseguimento.
28
L'altra metà segue in buon ordine gli inseguitori e non si lascia andare all'inseguimento, così che se la rotta prosegue essi possono continuare l'inseguimento con cavalli freschi e se gli sconfitti si riorganizzano essi possono attaccare quanti si volgono a combattere.
29
Allo stesso tempo anche gli arcieri armeni vanno alla caccia tirando frecce mentre avanzano in modo da non dare tregua a quanti sono in fuga. I giavellottieri senza corazza seguono anch'essi a passo di corsa. Né la linea di battaglia della fanteria pesante rimane sul posto, ma avanza a passo rapido anziché lento, così che se si incontra una resistenza più forte da parte del nemico, possa fornire alla cavalleria il proprio muro di scudi.
30
Questo è quanto dovrebbe accadere se la fuga prenda il nemico dalla sua prima carica. Se essi si riorganizzano e tentano di ruotare attorno e avviluppare le ali, i fianchi degli arcieri della fanteria leggera devono estendersi verso un terreno ancora più alto, perché io non ritengo che il nemico, vedendo le ali diventare più deboli per la estensione, forzi una strada attraverso di esse e rompa la fanteria.
31
>Ma se essi aggirassero una o entrambe le ali c'è l'assoluta necessità per la cavalleria di essere portata contro il fianco delle loro lance. Qui la cavalleria veramente cadrà su di loro, non più schermagliando, ma alcuni con le spade che portano ed altri con le asce. Essendo gli sciti non corazzati ed avendo cavalli non protetti [qui si interrompe].

<< 2. lo schieramento