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                        CAPIRE 
                        E' RISCHIARE | 
                     
                     
                        | 
                     
                     
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                         recce 
                          team 
                           
                          ottobre 2004 
                          
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                              Scherza coi santi ma lascia stare i fanti | 
                           
                           
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                                I santi, com'è noto, sono di buon carattere, 
                                santi proprio perché incarnano la virtù 
                                della pazienza, 
                                rara nelle persone normali. 
                                 
                                I fanti invece non scherzano affatto. Specie quando 
                                sono nell'esercizio delle loro funzioni vogliono 
                                essere presi sul serio. 
                                 
                                Per questo consiglio alle due "Simone" 
                                di continuare a scherzare coi santi e di lasciare 
                                stare i fanti. 
                                 
                                Insistano pure con la freddezza nei confronti 
                                del governo e della Croce Rossa, che hanno avuto 
                                la pretesa di infiltrarsi nel miracolo della loro 
                                liberazione. 
                                 
                                Che come ogni miracolo si deve alle preghiere 
                                delle ragazze, alla loro fede, alle loro buone 
                                azioni nei confronti delle donne e dei bimbi di 
                                Baghdad, alla solidarietà della comunità 
                                mussulmana (e sì, forse anche all'immacolata 
                                concezione di un milione di dollari...). 
                                 
                                Rimangano in Italia a scherzare coi santi. Esprimano 
                                la loro riconoscente devozione al Santuario del 
                                Divino Amore, e poi, come Madonne pellegrine, 
                                si lascino portare in processione per talk show 
                                e piazze d'Italia, per la commozione delle mamme 
                                e delle nonne. 
                                 
                                Ma lascino stare l'Iraq e i suoi fanti. 
                                 
                                PS (Mi correggo: se è possibile non esagerino 
                                con le presenze nei talk show: o lo slogan degli 
                                italiani diventerà: "riprendetevele, 
                                riprendetevele, riprendetevele".) 
                                 
                              NZ 
                                 
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                              Nani seduti sulle spalle di giganti | 
                           
                           
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                                Siamo più deboli dei terroristi? Siamo 
                                destinati ad essere sconfitti dai tagliatori di 
                                teste, dagli uomini bomba, dai fucilatori di bambini? 
                                 
                                Saremo soggetti, pagheremo tributi, offriremo 
                                doni per non farci terrorizzare? 
                                 
                                 
                                La forza del terrorismo risiede in pochi fattori: 
                               
                                 
                                  1) non è necessario essere dei geni per 
                                  fare il bin Laden: il capo terrorista ideale 
                                  è un mediocre metodico e ossessivo; 
                                   
                                  2) per gestire un'organizzazione terroristica 
                                  è sufficiente una logistica minimale, 
                                  e fondi, spazi, comunicazioni, ecc. disponibili 
                                  a chiunque; 
                                   
                                  3) il terrorismo non ha bisogno neppure di una 
                                  manovalanza numerosa, né di superuomini, 
                                  ma solo di poche personalità ottuse, disciplinate 
                                  e diligenti. 
                               
                              Si 
                                tratta di moneta corrente in tutti gli angoli 
                                del globo e questa è la ragione del grottesco 
                                divario tra le risorse che il terrorismo impiega 
                                per perpetrare i propri crimini e quelle necessarie 
                                a reprimerlo.  
                                 
                                Aggiungo, per non evadere il senso profondo del 
                                problema. 
                                 
                                La moneta rara altrove e inflazionata nel mondo 
                                musulmano per motivi storici e culturali, è 
                                la propensione al fanatismo e al "martirio attivo". 
                                 
                                L'antico nobile sincretismo etico persiano è 
                                stato indurito e implacabilmente affilato da alcune 
                                componenti dell'Islam, mentre al contrario in 
                                occidente ha incontrato il rozzo paganesimo pragmatico 
                                vitalistico greco. 
                                 
                                Il risultato è stata una dialettica senza 
                                sintesi (alla faccia dei costituenti europei) 
                                che ci ha trasformati in quei "nani seduti sulle 
                                spalle di giganti", di cui parlava Bernardo di 
                                Chartres.  
                                 
                                Non ho trovato un'espressione migliore della nostra 
                                diversità da chi si ritiene più 
                                forte di noi perché ama la morte quanto 
                                noi amiamo la vita. 
                                 
                                In questo intimo e irresolubile conflitto risiede 
                                il motivo del nostro sconcerto. La ragione per 
                                cui vogliamo "trattare" e siamo incapaci 
                                di leggere la volontà di potenza che pure 
                                i terroristi ostentano, forse senza organicità, 
                                ma certo con costante coerenza.  
                                 
                                E anche la propensione a cercare in noi stessi 
                                e nelle nostre azioni la causa scatenante di un 
                                furore così estremo: riedizione di un peccato 
                                originale espiabile solo accettando l'Armageddon. 
                                 
                                I terroristi ci vedono nani e alcuni tra noi condividono: 
                                dimenticano che abbiamo avuto il coraggio di salire 
                                sulle spalle di giganti e l'intelligenza di riconoscere 
                                questa condizione. 
                                 
                                Se l'occidente agirà ricordandosene in 
                                ogni istante, il terrorismo sarà battuto. 
                                 
                              NZ 
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