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dicembre 2004

 

Fine anno, tempo di bilanci



Il territorio ostile nel quale vorri addentrarmi questo mese sono io stesso e il mio rapporto con questo sito.


Ci sono un paio di cose che devo puntualizzare.

La prima: non mantengo tutte le promesse. "Vocabolario", "campi di battaglia d'Italia e il "Trattato di Tattica" sono fermi. Faccio grandi preparativi ma scrivo poco.

La seconda: una promessa l'ho mantenuta. Sono onesto con me stesso e con voi.

Di questo ha dubitato solo una delle persone che finora mi hanno scritto: un certo signor Nunzio M. che in un breve messaggio del 21 ottobre scorso mi ha accusato, praticamente, di aver copiato.

Ho provato a rispondergli, ma non ci sono riuscito, la mail mi è tornata ripetutamente indietro. Faccio il tentativo di pubblicare qui la mia risposta. Non tanto nella speranza che il signor Nunzio M. la legga, quanto per tenerla d'occhio io: casomai non mi convinca più...



To: "Nunzio Mx" <nunzioXX@XXX.it>
From: Nicola Zotti <n.zotti@mclink.it>
Subject: Re: da Nicola Zotti
Cc:
Bcc:
X-Attachments:
>non sarebbe il caso di citare la sua fonte? victor davis hanson
>l'arte occidentale della guerra
>saluti
>nunzio m.

Gentile sig. Xx,
ho letto per caso la sua e-mail: il fatto che le mancasse il soggetto me l'ha fatta scambiare per spam.

Sarebbe stato un peccato, perché mi consente di scrivere a lei (e di chiarire a me stesso) il perché non metto bibliografie nelle mie pagine.

La sua osservazione non è isolata: nell'arco di due giorni altre due persone mi hanno rimproverato la cosa: ma lei è il primo "lettore sconosciuto".

Credo lei si riferisca al pezzo relativo alla tattica oplitica, quello dove effettivamente la somiglianza con le tesi di Hanson si sente. D'altra parte il libro di Hanson è ben documentato, è certamente un libro di riferimento per chi si accosta al tema e, soprattutto, si fa leggere. E io l'ho ovviamente letto.

Francamente, poi, l'ho anche riguardato quando ho scritto quelle righe sugli opliti.
Allora perché non dirlo? Vediamo se riesco a spiegarmi.

Io non sono uno storico: ho oltre un migliaio di libri di storia militare nella mia biblioteca, alcuni dei quali classici (da me fotocopiati alla Biblioteca Nazionale) che nessuna casa editrice ha interesse a ripubblicare.

Tanti libri, forse, ma, dato che non leggo il greco e del latino ho solo una conoscenza scolastica, sono tutte traduzioni, o libri di autori inglesi o tedeschi, lingue che pratico, ma anche in francese e spagnolo (lingue comunque leggibili con un po' di pazienza e un vocabolario), e persino in ungherese, rumeno, polacco e in altre lingue, per le quali mi accontento di scorrere le pagine alla ricerca almeno di un senso o di guardare le figure come Alice nel Paese delle Meraviglie. Insomma: fonti di seconda mano.

Quindi non posso e non voglio passare per "storico": al massimo posso definirmi un appassionato e tentare di essere un buon divulgatore, cercando di mettere qualcosa di mio nei miei ragionamenti.

Nella fattispecie le posso assicurare che le coincidenze con le tesi di Hanson non sono "copiature" ma convergenze di opinioni. Per farle un esempio che può verificare, la tesi dell'Oplon utilizzato come naturale distanziatore tra le fila di opliti è mia, Hanson non ne parla affatto: almeno non mi pare.

L'assenza di bibliografie vuole essere un atto di umiltà, in qualche modo una ricerca di critiche come la sua: marco la distanza tra me e gli storici "veri", con i quali non devo essere confuso, che leggono il greco e che citano le proprie fonti.

Spessissimo, poi, scrivo a memoria: scrivo senza "andare alle fonti" se non per trovare una citazione esatta, ma lo faccio raramente. Di norma scrivo quel che ho frullato e omogeneizzato in anni di lettura. Sarebbe un lavoraccio andare a ripescare tutti i singoli debiti che ho con gli autori che ho letto: preferisco utilizzarlo per scrivere un pezzo in più. Pigrizia, poco tempo a disposizione, avventatezza, giudichi lei.

Non so se l'ho convinta. Rifletterò comunque sulla sua osservazione e le prometto che laddove riconoscessi un debito nei confronti di un autore d'ora in poi lo citerò.

Spero di non averle rubato troppo tempo con questa lunga risposta. La saluto ringranziandola per l'attenzione che mi ha dedicato scrivendomi e spero che continui a leggermi, apprezzando quel che di buono c'è, se c'è, nei miei scritti.

Nicola Zotti

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Nicola Zotti
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NZ